L'identità di Gesù secondo il Buddhismo SGI
“Bodhisattva Gesù”: la vita di Gesù è stata un record di lotta per il bene delle persone, cercando di salvarle dall’ignoranza e dalla sofferenza. Questa essenziale tendenza alla vita di altruismo e compassione - che Gesù espresse nonostante affrontare grandi sfide - è ciò che il Buddismo considera la via più alta che porta all’illuminazione, essendo la “via del Bodhisattva”.
Secondo la tradizione Mahayana, i Bodhisattva emettono quattro voti universali:
(1) per salvare innumerevoli esseri viventi, (2) per raggiungere la padronanza sui desideri, (3) per padroneggiare gli insegnamenti incommensurabili e (4) per raggiungere l’illuminazione suprema. L’essenza di questi quattro Voti del Bodhisattva - può anche essere sentita e verificata attraverso il flusso della vita di Gesù.
Nel suo dialogo con lo storico britannico Arnold Toynbee, il presidente della SGI Ikeda identificò Gesù come un Bodhisattva:
“Credo che sia San Francesco che Gesù appartengano a ciò che noi buddisti chiamiamo
il mondo dei Bodhisattva”.
C’è una forte tendenza nel cristianesimo a considerare Gesù o Cristo come una “essenza vivente”, e non solo come un individuo. Questo è chiaro attraverso indicazioni come “Cristo in te” o “Dio esiste nel tuo cuore”. In questa prospettiva, Cristo è sinonimo dello spirito di amore, compassione e devozione per aiutare gli altri, caratteristiche che coincidono con ciò che il buddista chiama “la Buddhanatura” esistente come potenziale in tutte le persone.
Nel suo libro: “A Baptist Preacher’s Buddhist Teacher”, il reverendo Laurence
Carter della Martin Luther King Jr Chaple, in Alabama, delinea le analogie tra la
fede cristiana in Gesù e gli insegnamenti del buddismo di Nichiren (basati sul
concetto di Bodhisattva): " Ed è proprio a causa della mia profonda convinzione
negli insegnamenti di Gesù il Cristo, il Principe della Pace, che voglio elevare il
movimento di pace del Buddismo di Nichiren e il suo leader Daisaku Ikeda". p. 214
La compassione e l’altruismo di Gesù si riflettevano anche nella vita di San Francesco, il cui obiettivo era aiutare la gente comune piuttosto che rivendicare autorità religiosa su di loro. Molte delle sue straordinarie affermazioni alludono alla via del Bodhisattva, ma forse la sua richiesta di “superamento di sé” è quasi identica al principio buddista della padronanza di sé (padronanza della mente e dei desideri).
Il riferimento a San Francesco come un Bodhisattva nella letteratura SGI si adatta alla sua sincerità e alle azioni che esprimono i voti del Bodhisattva.