Buddismo di Nichiren e Cristianesimo
Le somiglianze in alcuni dei concetti tra credenze cristiane e buddismo sono state notate da diversi studiosi. In sostanza, il concetto cristiano di “Dio” e il concetto buddista della “Legge Universale” condividono molte caratteristiche, come “l’eterno”, “il potere creativo” e i “non nati”, così come le proprietà di “saggezza” e “compassione”.
Una delle principali differenze tra queste due filosofie, forse, è che “Dio” ha un carattere personificato nel cristianesimo (infatti Gli si fa riferimento come a un essere di sesso maschile), mentre nel Buddismo di Nichiren la “Legge Universale” non è legata ad un personaggio (pur avendo entrambe le qualità maschili e femminili) .
Una delle principali differenze tra queste due filosofie è che nel cristianesimo “Dio” (o il Divino) ha un carattere personificato (e viene chiamato “lui”), mentre nel Buddismo di Nichiren il “Potere Universale della Vita” (Myoho) ha un carattere non personificato (l'“Energia della Vita” è al di là della personificazione). Il cristianesimo moderno insegna il concetto di “Cristo dentro”, che è simile al concetto buddista di “natura di Buddha”: il divino dentro.
Il cristianesimo considera l’aspetto spirituale della vita come la verità ultima (Dio) la cui esistenza è indipendente dell’Universo. Il Buddismo di Nichiren, al contrario, considera la vita dell’universo come la verità ultima, avendo aspetti inseparabili: fisico (materia) e spirituale (la mente). L’aspetto visibile della propria vita attuale e l’aspetto latente della propria morte futura sono entrambi fasi inscindibili di un ciclo che si ripete eternamente. Sulla base di questa comprensione della “vita” come la verità ultima nel buddismo, possiamo dare uno rapido sguardo ai concetti corrispondenti in buddismo e cristianesimo:
Concetti corrispondenti tra il Cristianesimo ed il Buddismo di Nichiren:
Cristianesimo | Buddhism | |
---|---|---|
Divinità | Dio | La Vita |
L’ Origine | Non-creato, Non-nato | Non-creata, Non-nata |
Periodo di vita | Dio é eterno | La Vita é eterna |
Materia e Spirito | Separati | Inseparabili |
Bene e Male | Separati | Inseparabili |
Aldilá | Morte | Rinascita |
Paradiso ed Inferno | Due luoghi esterni | Due stati interiori di vita |
L’essenza delle fedi buddista e cristiana si esprime anche nel comportamento dei loro fondatori nel mondo reale, che diventano modelli da seguire per l’umanità. Tuttavia - come nel caso del Budda Shakyamuni (ca 500 AC) – anche gli eventi della vita e gli insegnamenti di Gesù di Nazareth sono stati scritti dai suoi discepoli dopo la morte del fondatore. Questo fatto crea incertezza sulle varie dottrine, che sono attribuite al fondatore ma non possono essere verificate.
La questione della certezza degli insegnamenti del Fondatore.
E' ovvio che né il Budda Shakyamuni né Gesù di Nazareth avevano lasciato alcuni scritti che documentassero i loro insegnamenti. Qualora il livello di “certezza” (sugli insegnamenti fondanti) fosse di alcuna importanza, allora gli scritti di Nichiren servono come esempio per fornire tale certezza. Nichiren dedicó la sua vita facendo notevoli sforzi per lasciare numerose testimonianze scritte su eventi che lui stesso visse personalmente e su dettagli specifici circa la portata e la profondità dei suoi insegnamenti, non lasciando in questo modo spazio a dubbi sugli insegnamenti da lui stabiliti.
Tuttavia, gli scritti di Nichiren - anche se disponibili in forma scritta - non lasciano sfuggire la tendenza di alcuni dei suoi seguaci ad interpretarli in vari modi. Ciò significa che sia il cristianesimo che il buddismo (e infatti tutte le religioni) condividono questo fenomeno di diversità di interpretazione degli insegnamenti da parte di scuole simili, ove ognuna si proclama essere quella “corretta”. Il numero delle chiese cristiane e delle scuole buddiste è, a paragone, impressionante. Comunque tra tutti questi elementi di diversità, gli insegnamenti della Soka Gakkai International (SGI), l’organizzazione laica del Buddismo di Nichiren si concentrano su ciò che è comune tra i vari sistemi di fede.
La ricerca di ciò che è comune:
Nonostante i diversi punti di vista religiosi, la SGI sostiene che è possibile trovare il filo conduttore che può portare tutte le religioni a un punto comune. Questo può avvenire generando una pratica d’interpretazione delle varie dottrine, basata sulla prospettiva di una ‘umanità condivisa’. L’umanesimo é quindi in grado di offrire un approccio di unione piuttosto che di divisione alle persone che sono alla ricerca di una loro vita spirituale.